Anthony Manzo

Pagine

  • Home page
  • Mi Racconto
  • Attività Sociale
  • Attività Politica
  • Rassegna Stampa
  • Fotogallery
BENVENUTI NEL SITO

venerdì 29 agosto 2014

EVENTI VARI




Pubblicato da Anthony Manzo alle 15:31
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Bregantini
Post più recente Post più vecchio Home page

Santa Sede

Santa Sede

L'AGENDA DI PAPA FRANCESCO

L'AGENDA DI PAPA FRANCESCO

.

.
...con Papa Francesco

...con Salvatore Borsellino

Scarica Curriculum

Esortazione Apostolica: Querida Amazonia

Esortazione Apostolica: Querida Amazonia
Segui @AnthonyManzo


Codice QR - Facebook

Codice QR - Facebook

LIBRERIA e AMAZON

NON POSSIAMO TACERE

QUELLE PAGINE INCANCELLABILI

CANDOR LUCIS AETERNAE

.

.
...al Maurizio Costanzo Show

Informazioni personali

La mia foto
Anthony Manzo
Una vita per il sociale e per il volontariato
Visualizza il mio profilo completo

...con Don Antonio Mazzi

.

.
...con il Card. Pietro Parolin
Watch videos at Vodpod and more of my videos

.

.
...con il Card. Ersilio Tonini

.

.
...con il Card. Gualtiero Bassetti

Arcidiocesi Salerno-Campagna-Acerno

Arcidiocesi Salerno-Campagna-Acerno

L'Agenda dell'Arcidiocesi

L'Agenda dell'Arcidiocesi

RIFLESSIONE DELL'ARCIVESCOVO

LETTERA di Mons. BELLANDI per il SANTO NATALE 2024
Carissimi/e, quest’anno la solennità natalizia ci viene incontro accompagnata particolarmente – e allo stesso tempo – da due sentimenti contrastanti: dolore e ansia per le guerre che continuano a seminare morte e distruzioni; speranza e gioia per il prossimo evento giubilare ormai alle porte. Un orizzonte, quindi, oscurato anzitutto da molte tenebre nel quale, tuttavia, si apre uno spiraglio di luce, quella stessa luce annunciata profeticamente da Isaia – «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse» (Is 9,1) – e che ha raggiunto il mondo duemila anni fa con la nascita tra noi del Figlio di Dio: mentre i pastori vegliavano di notte nelle loro terre, narra il Vangelo di Luca, «la gloria del Signore li avvolse di luce» (Lc 2,9). Che cosa significa questa luce apparsa nell’oscurità? Ce lo suggerisce l’Apostolo Paolo, quando scrive: «È apparsa la grazia di Dio». La grazia di Dio, che «porta salvezza a tutti gli uomini» (Tt 2,11), è l’amore divino che si è mostrato a noi in Gesù Cristo, quell’amore che trasforma la vita, rinnova la storia, libera dal male, infonde pace e gioia. È da questo amore ricevuto che può sempre rinascere un’altra luce, quella della speranza, posta al centro del prossimo Giubileo, che secondo un’antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. Scrive papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: «È infatti lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita. La speranza cristiana, in effetti, non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? […] Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati”» (Rm 8,35.37). Per questo la virtù della speranza viene spesso associata, nella Bibbia, all’immagine dell’àncora. Scrive ancora il Papa: «L’immagine dell’àncora è suggestiva per comprendere la stabilità e la sicurezza che, in mezzo alle acque agitate della vita, possediamo se ci affidiamo al Signore Gesù. Le tempeste non potranno mai avere la meglio, perché siamo ancorati alla speranza della grazia, capace di farci vivere in Cristo superando il peccato, la paura e la morte». Dev’essere, tuttavia, ben chiaro che questo nostro essere ancorati all’amore di Dio – che ci dona speranza – non significa né può giustificare una “fuga” dalla realtà dolorosa del nostro tempo, come una sorta di anestetico che ci permetta di dimenticare i drammi presenti nel nostro mondo attuale. Al contrario: la luce della speranza cristiana ci abilita e sprona ad affrontare il buio che ci circonda, certi dell’amore fedele di Dio, chiedendoci fortemente di essere segni tangibili di speranza per tutti, particolarmente per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Il Papa, nel suo documento, ricorda alcuni di loro in particolare: i detenuti, gli ammalati, i giovani, i migranti, gli anziani e, soprattutto, i poveri. «Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te» (Is. 60,1-2). Viviamo, dunque, le prossime feste natalizie e il Giubileo che sta alle porte lasciando che la luce della speranza avvolga sempre di più la nostra vita, come preannunciava ancora Isaia nel versetto sopra citato: egli si riferisce in primis alla città santa, Gerusalemme, ma profeticamente le sue parole – attraversando i secoli – non possiamo non sentirle rivolte alla Chiesa e quindi a noi, indicando una vocazione e una responsabilità che, con la venuta di Gesù – luce del mondo – non possiamo disattendere: «La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova, dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore. Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: “Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore” (Sal 27,14)» (Papa Francesco, Spes non confundit – Bolla di Indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025). Auguri di Buon Natale a tutti + Andrea Bellandi

S.E. Mons. GianCarlo M. Bregantini

S.E. Mons. GianCarlo M. Bregantini
Pagina Facebook

S.E. Mons. Guido Marini

S.E. Mons. Guido Marini
Sito Personale

LA PAROLA DI MONS. GUIDO MARINI

SALUTO al termine della CONSACRAZIONE EPISCOPALE
Santo Padre, in questo momento sono voce di una parola unica, quella di S.E. Mons. Ferrada Moreira e mia, così come sono voce di un cuore unico, il nostro, di noi che, da oggi, siamo uniti dal sacramento dell’Ordine episcopale, in una fraternità nuova, profonda, bellissima. Allo Spirito Santo, Fuoco d’Amore senza fine, che oggi è di nuovo sceso come fiamma ardente su di noi, la nostra lode e la nostra supplica: “Vieni, Santo Spirito!”. Ne siamo consapevoli: siamo opera sua. Grazie, Santo Padre! La parola “grazie” è semplice, ma colma e traboccante dei nostri sentimenti, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, dei nostri desideri. Li può immaginare. La parola è breve, eppure si perde nell’eternità, tanto è gravida del nostro stupore per il dono ricevuto. Siamo piccoli, piccolissimi. Eppure scelti, amati, inviati. Grazie, dunque, Santo Padre, perché oggi siamo divenuti Vescovi per l’imposizione delle sue mani e per la sua preghiera di Ordinazione. Grazie perché oggi siamo entrati a far parte del Collegio Episcopale per il desiderio del suo cuore di Pastore della Chiesa Universale e Successore dell’apostolo Pietro. Grazie, Santo Padre, per le molteplici attestazioni di paternità vera, di calore umano e spirituale, di vicinanza premurosa e di fiducia che ha sempre avuto per noi. Tutto è stato segno del volto del Padre che è nei Cieli. Grazie a tutti voi che siete qui presenti. Grazie per aver pregato con noi e per noi. Grazie per il vostro affetto e la vostra amicizia. Grazie perché sappiamo che continuerete ad accompagnarci in quella Comunione dei Santi che è gioia e pace nel cammino terreno e preludio dell’eternità in Dio. Con voi condividiamo la meraviglia grata di essere cristiani. Per voi accogliamo con trepidazione la responsabilità di essere pastori. Altro non desideriamo: essere pastori secondo il Cuore di Gesù. Pastori nei quali vive il vero e unico Pastore, Gesù. Pastori nei quali si rende presente la parola, il gesto, l’amore di Gesù. Pastori che, proprio per questo, stanno in mezzo alla gente con il proposito felice di dare la propria vita e condurre ai pascoli eterni del Cielo. Del santo Curato d’Ars molti dicevano, dopo averlo incontrato: “Abbiamo visto Dio in un uomo!”. Possa essere così anche per noi! Possa anche la nostra gente dire di noi: “Abbiamo visto il Buon Pastore nel nostro Vescovo!”. Grazie alle nostre famiglie, ai nostri genitori. Alcuni sono tra noi, altri sono già approdati all’altra riva del mare della vita. Non saremmo qui, oggi, senza di loro. Appena divenuto Vescovo, san Pio X si recò presso il letto della mamma, anziana e malata. Le disse: “Mamma, bacia l’anello del tuo figlio divenuto Vescovo”. La mamma, con devozione, baciò quell’anello. Poi disse al figlio: “Ora però anche tu dai un bacio al mio anello” – era quello del suo matrimonio. E subito aggiunse: “Perché se non ci fosse questo, il mio e di tuo papà, non ci sarebbe neppure il tuo”. Grazie, mamma e papà, per il vostro anello, segno di un amore esemplare, fedele, fecondo. Alla Madonna, Stella luminosa nel cammino della vita, rivolgiamo la nostra preghiera: sii nostra Madre e Regina, custodisci in noi il dono inestimabile che abbiamo ricevuto. A Dio, Trinità d’Amore, il nostro canto, la nostra adorazione, la nostra lode, la nostra gloria, il nostro affidamento, ora e per sempre. Amen.

P. Beniamino Miori

P. Beniamino Miori
Sito Ufficiale

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

QUEENS' ACADEMY

QUEENS' ACADEMY

Visite

.

.
...con RON

.

.
...con Michele Perniola

Blog's

  • CEI
    La visita di Mons. Baturi in Etiopia
    2 giorni fa
  • Arcidiocesi Salerno Campagna Acerno
    Novena di Natale 2025
    3 giorni fa
  • Papa Francesco
    La misericordia ai tempi del digitale: riflessioni sul rapporto tra spiritualità e nuovi media
    1 settimana fa
  • Stanze Vaticane
    “il Papa non è una star, la porta santa non sia strumentalizzata”. Parla il cardinale Müller
    2 mesi fa

.

.
...con Mons. Massimo Palombella

Lettori fissi

Archivio blog

  • ►  2022 (5)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2021 (11)
    • ►  novembre (1)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (1)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (2)
  • ►  2020 (10)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (1)
    • ►  giugno (1)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2019 (4)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  luglio (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
  • ►  2018 (5)
    • ►  luglio (1)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2017 (13)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (1)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (3)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2016 (10)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (1)
    • ►  settembre (5)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2015 (13)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (2)
  • ▼  2014 (19)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (5)
    • ▼  agosto (2)
      • PROSSIMA PUBBLICAZIONE: "DIO NON SI STANCA DI PERD...
      • EVENTI VARI
  • ►  2012 (6)
    • ►  marzo (3)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2011 (14)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  luglio (3)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2010 (15)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (1)
    • ►  ottobre (4)
    • ►  settembre (7)
    • ►  agosto (1)

.

.
...con i gemelli Ceccarelli

.

.
...con il Card. Domenico Calcagno

LE MIE "AUTORITA'" DAL 1965 AD OGGI

LE MIE "AUTORITA'" DAL 1965 AD OGGI

.

.

.

.
Tema Semplice. Immagini dei temi di luoman. Powered by Blogger.